CAMCO

Freedom, il destino nel proprio nome.

Freedom
Freedom

Una locuzione latina recitava "Nomen omen", ovvero "il destino nel nome". Nel caso di Freedom è sicuramente così.

Freedom Pentimalli è una guida della Compagnia dei Cammini, ed è uno spirito libero che potete incrociare al centro del Mediterraneo, preso da uno dei suoi cammini.

Come ci racconterà tra poco lui stesso, il baricentro delle sue escursioni è la Calabria, in cui è nato, in cui ha vissuto e in cui è ben radicato, ma per il suo lavoro – che coincide con la sua passione, che si sposa perfettamente con la sua indole – dalla terra natìa si sposta lungo il mediterraneo centrale, da est a ovest.

Ma veniamo subito a noi!

Domanda: Freedom, presentati ai nostri lettori!

Freedom: mi chiamo Freedom Pentimalli. Calabrese, cresciuto in Aspromonte e con vista mare, in mezzo al Mediterraneo che considero casa.

Domanda: da quanto tempo sei guida?

Freedom: sono diventato una guida ambientale escursionistica nel 2018. La scelta di intraprendere questo percorso non era dettata tanto dal voler guidare le persone lungo sentieri, quanto dalla mia curiosità per le mappe e la cartografia, per i toponimi dietro i quali rintracciare storie da raccontare e legare così i passi al sentiero che li accoglie.
Una serie di coincidenze mi portano nella squadra di Naturaliter e, durante la pandemia, altre coincidenze mi aprono le porte della Compagnia dei Cammini. Oggi guido per entrambe tra Grecia, Spagna e Portogallo.

Domanda: specializzato nei cammini di quale zona?

Freedom: mi sento legato al mar Egeo in particolare, dove il blu del mare che fa i conti con le rocce è un teatro dalla scenografia pronta, basta il guscio di una barca e la Grecia ti nasce dentro. Un fazzoletto di mare che ha visto grandi civiltà nel passato, attraversato poi da mercanti, crociati, preti, poeti e pirati. Cos’è rimasto? Dove ha radici quello che incontro nelle isole dell’Egeo? Per me è come uno scavo, ma non sono un archeologo. Ho però la fortuna di conoscere il greco moderno e i miei “reperti” sono le persone comuni a cui do voce.

Domanda: quale cammino occupa un posto speciale nel tuo cuore?

Freedom: per il fatto di averci fatto il mio primo cammino, ma anche perché si tratta di un’isola remota, mai di passaggio, dico Kàrpathos. Arrivare sin lì in aereo non dà l’idea, quindi per chi può consiglio anche l’approccio antico, il viaggio in nave. Credo sia il cammino dove meglio si riflette sull’essenziale.

Domanda: perle nascoste lungo questo cammino?

Freedom: chi conosce la pellicola Mediterraneo godrà di una piccola sorpresa. Gli altri si possono accontentare di Saria, un’isola deserta da attraversare.

Freedom ad Amorgòs
Freedom ad Amorgòs
Minorca con Naturaliter
Minorca con Naturaliter

Domanda: una delle grandi gioie dei camminatori è concedersi un buon pasto dopo tante ore e tanti km sotto i piedi, cosa consigli di provare della cucina locale, lungo questo cammino?

Freedom: Makarounes con cipolla caramellata e una spolverata di ricotta salata. Si tratta di una pasta corta fresca, fatta in casa, che tiene molto bene la cottura (grano locale). Si accompagna spesso a del vino bianco servito fresco. Non capita spesso agli italiani di leccarsi i baffi all’estero mangiando… pasta!

Domanda: periodo dell’anno migliore per questo cammino?

Freedom: Primavera o autunno. Di solito ci cammino in ottobre, aspetto che la maggior parte dei turisti sia ripartita e mi godo l’isola che riprende fiato. Infatti ogni struttura che il gruppo si lascia alle spalle raccoglie sedie, tavolini, letti e lenzuola, chiude la stagione e la gente si prepara a lavorare negli uliveti. Chi si prende cura di noi, chi cucina per noi, ha sempre il tempo di sedersi a tavola e unirsi alla cena: non si è più clienti, mangiamo quello che cucinano per loro stessi. Piccola grande differenza.

Domanda: passando alla nostra classica curiosità, cosa consigli di mettere nello zaino – magari una singola cosa a cui nessuno in genere pensa?

Freedom: Niente di tecnico, siamo fin troppo equipaggiati: “non” uso lo stesso acciarino da 15 anni e conto di lasciarlo agli eredi. Ho invece preso un’altra abitudine, quella di mettere nel mio zaino un prodotto tipico della mia zona, spesso biscotti, qualcosa che solo in Aspromonte ha quel sapore lì. E ho due vantaggi: il primo è che posso raccontarmi senza dover usare solo la voce, mentre il secondo è che libero spazio prima del ritorno, da riempire con ricordi o, magari, ricotta salata. Scherzi a parte, evito di arrivare in un posto senza un qualcosa di mio e di unico da condividere.
Può suonare calabrese, lo so…

Domanda: Domanda: CAMCO è partner della Compagnia dei Cammini per l’abbigliamento, che prodotto CAMCO hai, come ti trovi?

Freedom: Ho una T-Shirt BULÈTT nera. Mi trovo molto bene, la uso spesso anche quando non cammino. Trovo molto confortevole il contatto e, soprattutto, la sensazione di asciutto, caldo e pulito che mi trasmette. Cammino quasi sempre in condizioni meteo tra i 10 e i 25 gradi e questa T-Shirt, unita all’occorrenza al guscio antivento/antipioggia, mi permette di fare il 90% dei mille chilometri circa che percorro ogni anno. Magari sarò io che mi sono abituato al mio odore, ma l’ho usata per quattro giorni di fila per testarla senza lavarla: se con un tessuto scadente già alla prima sudata mandi via flora e fauna, con la BULÈTT a me le persone rivolgevano ancora la parola. Buon segno?

Domanda: per concludere, quale sarà il prossimo cammino per il quale tu sarai la guida?

Freedom: Andrò in un’altra Grecia, quella balcanica che confina con l’Albania, tra i paesini di Zagori:
Zagorochoria e i ponti di pietra.
A metà luglio, quando il resto della Grecia è nella morsa dell’afa, vado a percorrere le montagne del Pindo lungo sentieri ombrosi e ponti in pietra che superano fiumi dall’acqua cristallina (la imbottigliano pure!).
Si attraversano paesini con poche centinaia di abitanti e si toccano i 2000 metri sul livello del mare prima che il turismo interno di agosto decolli. Un angolo di Europa tanto vicino quanto sconosciuto e quindi lontano, ma solo 200 km a est di Otranto.

Dettaglio della Bulètt, a Minorca
Dettaglio della Bulètt, a Minorca

Ringraziamo Freedom per questa veloce intervista, che ci ha fatto sognare e riflettere su come l’Italia sia una realtà al centro del mar Mediterraneo, e a tratti ci ha fatto sorridere – se non proprio ridere di gusto.
Per chi volesse “tener d’occhio” Freedom e i cammini che lo vedranno nelle vesti di guida professionista, vi invitiamo a seguire la sua pagina all’interno del sito della Compagnia dei Cammini.

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